ARERA: il riordino della regolazione del servizio rifiuti urbani

Pubblicato il 23 aprile 2025 alle ore 21:02

Con i documenti 179/2025/R/RIF - Articolazione Tariffaria agli Utenti -  e  180/2025/R/RIF - Metodo Tariffario Rifiuti (MTR-3) - l'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) ha avviato due consultazioni pubbliche che si si inseriscono in un processo di primo riordino della regolazione nel settore dei rifiuti urbani.

Documento 179/2025/R/RIF - Articolazione Tariffaria agli Utenti -

 Questo documento illustra gli orientamenti iniziali per definire i primi criteri di articolazione tariffaria applicati agli utenti del servizio di gestione dei rifiuti urbani. L'obiettivo è rafforzare il collegamento tra la regolazione dei costi efficienti e la quantificazione dei corrispettivi agli utenti, contribuendo a trasparenza, accountability e cost-reflectivity del settore. Un principio cardine a cui l'Autorità mira a una maggiore aderenza è il "pay as you throw" (PAYT), che implica una commisurazione della tariffa che tenga conto, per quanto possibile, degli oneri generati, incentivando comportamenti ambientalmente sostenibili come la riduzione dei rifiuti indifferenziati e la separazione alla fonte.

Gli obiettivi specifici perseguiti dall'Autorità in questo procedimento sono:

  • Uniformità: Definire criteri omogenei di articolazione tariffaria a livello nazionale.
  • Corrispondenza: Riflettere i costi del servizio erogato, in linea con il principio "chi inquina paga".
  • Semplicità: Garantire chiarezza, coerenza, informazione e trasparenza agli utenti.
  • Sviluppo: Promuovere la modernizzazione e la digitalizzazione del settore, favorendo l'economia circolare e la partecipazione attiva degli utenti.

Il documento rileva una grande eterogeneità nei criteri di articolazione tariffaria e nei valori dei corrispettivi applicati a livello nazionale, con una diffusione ancora limitata della misurazione puntuale dei rifiuti conferiti, concentrata principalmente al Nord-Est.

Per le utenze domestiche, l'Autorità è orientata a introdurre una diversa modulazione del coefficiente di adattamento Kb*(n), legato al numero di componenti del nucleo familiare, per renderlo più aderente alle evidenze empiriche sulla produzione pro capite dei rifiuti. Per le utenze non domestiche, si intende uniformare gli intervalli dei coefficienti Kc(ap) e Kd(ap) e valutare la possibilità di differenziare le utenze all'interno della stessa categoria in base alla loro propensione alla produzione di rifiuti ("bassa", "media", "alta").

Vengono prospettate diverse strutture tariffarie alternative:

  • Struttura quadrinomia (preferita): Suddivide la tariffa in quattro componenti per riflettere meglio le attività del servizio (es. raccolta differenziata, raccolta residuo e smaltimento).
  • Struttura trinomia: Un'opzione semplificata che mantiene la quota fissa e divide la parte variabile in due sottocomponenti (raccolta differenziata/recupero e raccolta residuo/smaltimento).
  • Mantenimento dell'assetto vigente ("Opzione 0"), considerata soccombente nel confronto con le opzioni di riforma.

È prevista l'integrazione, nei bandi di gara, del criterio di misurazione/contabilizzazione puntuale del rifiuto urbano residuo, indipendentemente dal regime tariffario applicato.

I soggetti interessati possono inviare osservazioni entro il 16 maggio 2025. L'applicazione graduale delle nuove regole è prevista a partire dal 1° gennaio 2026.

Documento 180/2025/R/RIF - Metodo Tariffario Rifiuti (MTR-3) -

 Questo documento definisce i primi orientamenti per il Metodo Tariffario Rifiuti (MTR-3), che stabilirà i criteri per il riconoscimento dei costi efficienti di esercizio e di investimento e le tariffe di accesso agli impianti di trattamento per il terzo periodo regolatorio (2026-2029). L'Autorità mira a mantenere un quadro di regole stabile e certo, promuovere qualità e innovazione, favorire la copertura efficiente dei costi e stimolare il recupero di produttività.

Viene confermata la durata quadriennale del periodo regolatorio e la metodologia per determinare il limite alla crescita delle entrate tariffarie, considerando parametri come il recupero di produttività (X), gli obiettivi di qualità (QL) e il perimetro gestionale (PG). L'Autorità intende valutare l'impiego del coefficiente Ηa come indicatore per la valutazione delle performance di qualità ambientale della gestione.

Un profilo rilevante è la gestione delle variazioni significative dei costi di smaltimento/trattamento, anche alla luce della modifica del regime IVA (passaggio dal 10% al 22% per conferimenti in discarica e incenerimento senza recupero energetico). L'Autorità valuta l'introduzione di una componente di costo di natura previsionale per coprire tali maggiori costi, con la possibilità di derogare parzialmente all'impiego dei costi storici a-2.

Si valuta anche la revisione del meccanismo di sharing dei proventi derivanti dalla vendita di materiali/energia e dai corrispettivi dei sistemi collettivi, per preservarne la natura incentivante.

Vengono affrontati aspetti legati alla governance frammentata del settore a livello nazionale.

Per semplificare la preparazione tariffaria, l'Autorità è orientata a prevedere la facoltà, per gli Enti di governo dell'ambito (EGATO) o i Comuni che affidano il servizio in modo congiunto a un unico gestore responsabile di tutte le fasi, di predisporre un PEF unitario a livello di affidamento. Si intende inoltre rafforzare le regole per le istanze di revisione dei PEF per preservarne il carattere pluriennale e affinare i meccanismi di garanzia in caso di inerzia dei gestori.

Anche per questo documento, i soggetti interessati possono inviare osservazioni entro il 16 maggio 2025.

L'adozione del provvedimento finale è prevista entro il 31 luglio 2025.

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