Analisi delle disposizioni in materia di Canone Unico Patrimoniale nella Legge Finanziaria 2025

Pubblicato il 21 febbraio 2025 alle ore 07:24

La Legge Finanziaria 2025 ha introdotto rilevanti modifiche alla disciplina del Canone Unico Patrimoniale (CUP) mediante due specifiche disposizioni normative. In particolare, il comma 757 ha apportato modifiche sostanziali ai commi 817, 821 e 825 della legge 160/2019, mentre il comma 666 ha disposto la proroga delle agevolazioni precedentemente concesse alle zone colpite da eventi sismici.

Disposizioni normative di riferimento

Il comma 666 della Legge 30 dicembre 2024, n. 207 stabilisce l'esenzione, per l'anno 2025, dal pagamento dei canoni di cui all'articolo 1, commi da 816 a 847, della legge 27 dicembre 2019, n.160, per le fattispecie contemplate dall'articolo 1, comma 997, della legge 30 dicembre 2018, n.145. A compensazione delle minori entrate per i comuni, è stato previsto un incremento di 5 milioni di euro del fondo di cui all'articolo 17-ter del decreto-legge 31 dicembre 2020, n.183.

Ambito di applicazione dell'esenzione

La normativa prevede l'esenzione per le attività che soddisfano il requisito soggettivo di avere sede legale o operativa nei territori delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, specificamente nei comuni elencati negli allegati 1, 2 e 2-bis al decreto-legge 17 ottobre 2016, n. 189.

Criticità applicative

Si evidenzia una significativa incongruenza nell'applicazione della norma: mentre l'esenzione è riconosciuta per le occupazioni effettuate su tutto il territorio nazionale da soggetti aventi sede nei comuni del cratere sismico, il meccanismo di ristoro è limitato esclusivamente ai comuni inclusi negli allegati al D.L. 189/2016.

Meccanismo di compensazione

Il decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze del 1° marzo 2024 ha definito le modalità di trasmissione dei dati relativi alle minori entrate, limitando però la possibilità di richiesta di ristoro ai soli comuni inclusi negli elenchi degli allegati al D.L. 189/2016.

Considerazioni conclusive

La disposizione normativa presenta evidenti criticità strutturali, non avendo previsto meccanismi di compensazione per i comuni non ricompresi nel cratere sismico che hanno comunque subito diminuzioni di gettito. L'incremento del fondo a 5 milioni di euro per il 2025 non risolve questa problematica di fondo, perpetuando una disparità di trattamento tra le amministrazioni comunali interessate dal fenomeno.

Aggiungi commento

Commenti

Non ci sono ancora commenti.