Chi deve davvero farsi carico del riciclo? Il ruolo chiave del produttore

Pubblicato il 2 aprile 2025 alle ore 21:15

In un mondo sommerso da rifiuti, parlare di raccolta differenziata è diventato quasi un mantra. Ma siamo sicuri di puntare il dito nella direzione giusta? Troppo spesso, la responsabilità del corretto smaltimento dei rifiuti ricade interamente sul consumatore. Tuttavia, una transizione seria verso l'economia circolare impone un cambio di paradigma: a decidere il destino di un oggetto è chi lo progetta, non chi lo getta.

In un mondo sommerso da rifiuti, parlare di raccolta differenziata è diventato quasi un mantra. Ma siamo sicuri di puntare il dito nella direzione giusta? Troppo spesso, la responsabilità del corretto smaltimento dei rifiuti ricade interamente sul consumatore. Tuttavia, una transizione seria verso l'economia circolare impone un cambio di paradigma: a decidere il destino di un oggetto è chi lo progetta, non chi lo getta.

La falsa illusione della raccolta differenziata "perfetta"

Ogni giorno i cittadini si scontrano con simboli ambigui, materiali misti, colori fuorvianti. C'è chi getta la plastica nera nel bidone dedicato, sperando che venga riciclata. Questo comportamento, noto come wish-cycling, nasce da buone intenzioni ma produce effetti dannosi. La plastica nera, ad esempio, è invisibile ai sensori ottici degli impianti di selezione, finendo spesso in discarica o inceneritore.

La verità è che i consumatori non sono esperti di filiere dei materiali, e non dovrebbero esserlo. Il sistema attuale, che scarica su di loro l'onere del riciclo, è inefficiente e ingiusto.

La responsabilità estesa del produttore (EPR): una soluzione necessaria

La Responsabilità Estesa del Produttore (EPR) è un principio fondamentale dell'economia circolare: stabilisce che chi produce un bene debba farsi carico anche della sua gestione a fine vita. In pratica, il produttore dovrebbe:

  • Progettare imballaggi facilmente riciclabili (mono-materiali, senza colle tossiche, con colori compatibili con la selezione ottica)

  • Ridurre al minimo il packaging

  • Facilitare il riutilizzo o il refill

  • Farsi carico dei costi di gestione del rifiuto

Nei paesi dove l'EPR è applicata con rigore, i tassi di riciclo migliorano, i costi pubblici si abbassano e l'industria inizia ad innovare in ottica sostenibile.

Il design come atto politico

Ogni scelta progettuale è una decisione ambientale. Un flacone trasparente, etichettato correttamente, è infinitamente più sostenibile di un packaging esteticamente accattivante ma composto da materiali misti. La vera giustizia ambientale non può dipendere dal cittadino comune, ma deve cominciare da chi ha il potere di scegliere come vengono fatti gli oggetti.

Conclusione: cambiare prospettiva, agire in alto

Se vogliamo davvero affrontare la crisi dei rifiuti, dobbiamo smettere di trattare il consumatore come l'unico responsabile del fallimento del sistema. Le istituzioni devono imporre regole chiare, e i produttori devono rispondere delle conseguenze ambientali dei propri prodotti.

L'economia circolare non è un sogno ecologista: è un processo concreto, che comincia dalle scelte industriali e si riflette poi nei comportamenti quotidiani.

Comunicando nasce per raccontare tutto questo, con spirito critico, strumenti pratici e tanta voglia di cambiare davvero le cose. Se vuoi approfondire questi temi, continua a seguirci qui sul blog.

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